martedì 21 ottobre 2008

15.10.2008 – INCONTRO CON LA MUNICIPALITA’ DI BAGLAR E CON LA SINDACA YURDUSER OZSOKMENLER

Ci dice che il Ministero degli Interni, in questa fase ha inviato nella zona 7.000 poliziotti delle squadre speciali, di cui 5.000 saranno presenti a Diyarbakir.
Il Governo sta decidendo di promulgare nuovamente lo stato d’emergenza in questa regione. Anche all’ovest, la violenza nei confronti dei kurdi è in aumento.
I poliziotti in borghese non si qualificano, chiedono i documenti, picchiano. . .
Il giornale kurdo “Azadiye welat” sarà chiuso quanto prima su decisione del Procuratore; in passato, solo la Corte, con sentenza, aveva questa facoltà, adesso non più.
Gli scontri con i guerriglieri sono aumentati: 23 poliziotti sono morti a Diyarbakir a seguito di un attacco, a Semdinli è stata attaccata una caserma militare con parecchi morti, ad Hakkari durante uno scontro sono rimasti uccisi 5 militari, 4 guerriglieri ed è stato abbattuto un elicottero.
Gli attacchi dei guerriglieri sono un messaggio per far capire che non sono stati sconfitti, che ci sono ancora, che sono in grado di colpire dovunque e che eventuali soluzioni al conflitto debbono essere trovate a Diyarbakir e non nel kurdistan iracheno.
A questo proposito, il Parlamento turco ha votato la proroga di un anno delle operazioni militari in nord Iraq, favorevoli tutti i partiti presenti, ad esclusione del DTP.
I problemi sociali esistenti – povertà, disoccupazione, ecc. – si stanno aggravando.
Il popolo kurdo non da più fiducia al partito di governo; l’AKP si era pronunciato, la volta scorsa, contro l’invasione del nord Iraq, poi in Parlamento ha votato a favore.
Nelle precedenti elezioni amministrative la popolazione di Baglar aveva votato per il 63% a favore del DTP; ora gli amministratori prevedono un aumento dei consensi alle prossime amministrative di primavera.
La Sindaca riferisce che stanno lavorando molto per l’educazione dei bambini:”purtroppo noi riempiamo solamente il cervello delle persone, non ancora lo stomaco”.
A Baglar, sono 4-5 mila i bambini che lavorano in strada, su una popolazione di 330.000 abitanti, di cui il 47% ha meno di 14 anni di età e il 60% è sotto i 20 anni. 84.000 bambini sono iscritti alle scuole elementari.
Il progetto pilota che è stato avviato per i bambini che lavorano in strada ne coinvolge 50/60 circa, ha una durata sperimentale di 12 mesi e riguarda soprattutto bambini che dovrebbero frequentare la scuola elementare. Per avviare questo lavoro, la municipalità di Baglar ha incontrato 135 famiglie e 450 bambini.
Per quanto riguarda gli aspetti sanitari, c’è una restrizione nella concessione delle carte verdi; è sufficiente che una famiglia abbia un parente in carcere per perdere la carta verde, necessaria per l’accesso gratuito ai servizi sanitari. Nelle scuole, non c’è il medico scolastico, ma è la municipalità che si occupa delle vaccinazioni di questi bambini.