giovedì 15 novembre 2007

9 novembre 2007



Incontro con il Sindaco di Sur, Abdullah Demirbas


Abdullah Demirbas ci ha parlato della grave situazione dei bambini di Dyarbakir, in quanto esperto, essendo ex insegnante. Ce li ha descritti come molto problematici, poiché fin da piccoli avvertono il clima di sfiducia intorno a loro. Ciò li porta a crescere senza interessi, indolenti e balbuzienti; fanno la pipi’ in continuazione, soffrono di incubi, si sentono inutili e privi di speranza. Nei casi più gravi, dimostrano anche atteggiamenti minacciosi ed aggressivi verso altri bambini, in special modo verso quelli più benestanti.
Inoltre, incide molto il fatto di vivere questa doppia contraddizione: in famiglia parlano il kurdo, a scuola e fuori sono obbligati ad esprimersi in turco e cio’ li rende insicuri.
Non mancano quelli che, poi, da adolescenti, sniffano colle, si organizzano in bande per compiere furti e rapine.In municipi come Sur e Baglar si tenta di avviare progetti per aiutarli.
Il 20 novembre, si discuterà a Strasburgo, presso l’assemblea enti locali del Consiglio d’Europa,
della sua sospensione dall’incarico di Sindaco di Sur.
Vi andrà con un funzionario statale, per cui è pressoché certo che , al ritorno, dovrà subire un nuovo processo.
Ad ogni modo, fra due mesi, vi saranno nuove elezioni del consiglio municipale di Sur, attualmente commissariato, e lui, insieme ai suoi consiglieri, potrà ricandidarsi e sono fiduciosi in un successo elettorale (alle ultime elezioni, hanno avuto il 56% dei consensi).
Riguardo al rischio bellico e per protestare contro le provocazioni scioviniste, ci dice che, nei giorni scorsi, si è tenuta una manifestazione pacifista a Silopi, un’altra si terrà l’11 novembre a Nusaybin e
una terza a Diyarbakir il 25 novembre.


Incontro con la municipalità di Baglar


L’ambasciata giapponese li ha aiutati ad arredare ed organizzare un centro per il doposcuola dei bambini, che ci hanno portato a visitare. La struttura è molto bella.
Lo frequentano circa duemila bambini.
Tre persone vi lavorano a tempo pieno e sono retribuite, assieme a numerosi studenti universitari e volontari (in totale 170!), che prestano la loro attività a titolo gratuito, con l’obiettivo di intrattenere i bambini con corsi di musica, folklore, sport, ceramica, arte e altro.
La popolazione di Baglar è di 322.000 abitanti ufficialmente censiti, reali circa 400.000, il 47%
sono minori inferiori ai 14 anni.
Abbiamo anche visitato una palazzina che, da dicembre, sarà adibita all’accoglienza per un progetto pilota per l’attività dei bambini che lavorano in strada: si tratta di una casa con giardino, dove, da poco, è stato concluso un progetto a sostegno dell’handicap.
Inizialmente, riguarderà 25 bambini.
La Regione Piemonte ha già provveduto al parziale finanziamento di tale progetto, attraverso l’Auser Piemonte.
Nel centro, vi è un ufficio, una sala per lo svago e il ritrovo dei bambini e un’aula attrezzata anche con alcuni computer.
Per i laboratori, verrebbero utilizzate le strutture del doposcuola esistente.