giovedì 3 agosto 2006

SECONDO REPORT DELLA DELEGAZIONE IN KURDISTAN

2 agosto 2006

Incontro con la municipalita' di Sirnak e con il sindaco Ahmed Ertak

Negli ultimi giorni le operazioni militari nell'area si sono intensificate. Non lasciano allontanare le persone residenti dal centro abitato per oltre 10 chilometri. Le foreste sui monti Cudi, Gabar e nella valle di Besta stanno bruciando e i militari impediscono che vengano spenti gli incendi.
La situazione delle famiglie e' sempre problematica: gli unici lavori sono saltuari, giornalieri, nelle miniere di carbone., nell'agricoltura, nell'edilizia; c'e' molta migrazione nella stagione di raccolta del cotone.
Il 40% degli abitanti di Sirnak non ha carta verde (la tessera sanitaria), che viene concessa dalle autorita' in modo totalmente discrezionale. Sono circa 30000 le persone che ne sono prive.
Un problema e' costituito dalle vaccinazioni, che non vengono fatte perche' la parte piu' povera della popolazione e' diffidente.
Scarseggiano i posti letto ospedalieri , per cui molta gente viene a chiedere alla municipalita' un aiuto che spesso essa non e' in grado di dare.
Sirnak, con tutti i villaggi circostanti, conta 450000 abitanti. Ci sono solo 35 medici specialisti, 59 medici di base, 14 dentisti, 3 farmacisti, 4 tecnici di laboratorio, 288 tra infermiere ed ostetriche e 67 impiegati ospedalieri. Non ci sono specialisti (urologi, cardiologi, ortopedici).
I servizi di trasporto a mezzo ambulanza sono a pagamento. Solo i guardiani di villaggio vengono assistiti dai medici militari.
Il 65% delle nascite avviene in casa, anche se i dati anagrafici non sono affidabili, in quanto le famiglie non comunicano le nuove nascite quando esse avvengono, ma solo al compimento del settimo anno, quando i bambini devono essere iscritti alla scuola elementare.

La guerra e' ripresa, ogni giorno arrivano notizie di soldati e di guerriglieri uccisi. Inoltre, dal primo aprile, i militari non riconsegnano piu' i corpi dei guerriglieri uccisi, che restano sul luogo dello scontro armato.
In questa zona si sta costruendo la piu' grande caserma dell'intera area curda. Oltre ai 450.000 residenti, ci sono ben 300.000 militari.
Girano molte armi, per le vie ciittadine ci sono parecchi civili armati che non sappiamo chi sono. Li chiamano OZEL TEAMS (squadroni speciali).
Gli elicotteri cominciano a volare alle 10 di sera e dopo l'una di notte, vanno verso le montagne e si sente l'eco degli spari.
Negli ultimi giorni sono morti 6 soldati turchi e 4 guerriglieri. Le autorita' municipali sono preoccupate per l'estendersi del conflitto.
Nell'intera zona ci sono circa 5000 guerriglieri; stanno pero' aumentando i giovani curdi che si recano in montagna.

Progetto sanitario

L'edificio che sara' adibito a centro sanitario specifico per donne e bambini e' quasi terminato. Mancano staff sanitario e macchinari. Con la consegna da parte della delegazione della seconda rata di finanziamento, pari a 10000 euro, si puo' dire che la costruzione del progetto e' a buon punto.

Mentre stiamo parlando con il sindaco e con i rappresentanti della municipalita' dei servizi e dei progetti per gli abitanti di Sirnak, si sente sopra di noi il rombo degli elicotteri che si levano in volo verso il Monte Cudi, a caccia di guerriglieri. Ne sentiamo uno ogni cinque minuti e se ne sono gia' levati una decina. Di notte, l'eco degli spari e dei bombardamenti arriva fino in citta'.
Per la delegazione:
Antonio Olivieri
Giovanni Caputo