giovedì 23 marzo 2006

CIZRE, 21.03.2006: NEWROZ 'A TE PIROZ BE!

Le previsioni non erano molto favorevoli: si parlava di provocazioni progettate dalla polizia, di bandiere turche da consegnare alla gente che partecipava al newroz, che ovviamente non le avrebbero accettate con prevedibili conseguenze...

Invece e' andato tutto bene, a parte la prevista perquisizione prima di entrare allo stadio. siamo arrivati presto, tra i primi, e ci hanno scortato al palco delle autorita' e dei cantanti. Lo stadio si e' riempito poco a poco fino ad essere pieno con anche gente fuori, presumibilmente sulle 35000 persone, una cifra superiore alle previsioni, mentre la presenza della polizia era molto contenuta.
Come al solito le donne erano in prima linea con i loro bei vestiti. Qui a Cizre prevaleva il bianco - e tante bandiere che sventolavano continuamente. Dietro gli uomini, la maggioranza, piu' contenuti, e pochissimi in costume - a differenza, ad esempio, di Hakkari o Çucurça - Molte invece le kefie rosse e nere.
Il Newroz ha avuto inizio con un minuto di silenzio per i martiri e tutti tenevano le mani alzate in segno di vittoria. Ovunque in giro molti cartelli inneggianti a Ocalan e slogan continuamente gridati da tutti ed in maniera piu' forte dalle donne.
Sul palco si sono alternati diversi oratori e cantanti. Citiamo il discorso del sindaco Aydin Budak: ha esordito parlando della situazione ad Imrali (luogo di detenzione di Ocalan, ndr) poi ha ricordato un famoso discorso tenuto da Ataturk nel 1919 in cui aveva affermato che turchi e kurdi sono uguali ed hanno uguali diritti. Tutto questo non e' mai stato messo in pratica ed anche ora l'attuale governo fa continue pressioni sul popolo curdo. Come tutti i curdi il sidaco augura la pace per tutti i popoli auspicando che anche curdi e turchi potranno vivere in pace purche' il governo turco riconosca i loro diritti, e fino al giorno in cui cio' non avverra' continueranno la lotta per la liberta'. Si celebra il Newroz 2006 per un Kurdistan libero con lo slogan "no alla guerra, si alla pace"
Il sindaco ricorda quanto recentamente dichiarato da Ocalan che ha chiesto al governo turco di fare un accordo di pace e dare ai curdi gli stessi diritti dei turchi ed ha aggiunto che la pace non si otterrà con la guerra ma solo con l'uguaglianza tra i due popoli.
I curdi sfidano l'autorita' turca ad accettare la loro lotta per una pace permanente e sono disposti a restituire le armi se l'autorita turca concedera' loro i diritti. Il sindaco ha concluso dicendo "Siamo umani e vogliamo vivere una vita degna di esseri umani in un territorio libero con una lingua libera e con le nostre tradizioni."
E' Intervenuto anche il sindaco di Sirnak che ha parlato delle celebrazioni del Newroz e della terribile situazione di Imrali e di tutte le prigioni in Turchia.
Infine Sama Ismak, rappresentante del Dtp, ha parlato soprattutto alle donne dei loro diritti e delle lotte da fare per acquisirli.
L'intervento e' stato calorosamente applaudito, specialmente dalle donne. Dopo un po' di tempo siamo scesi tra la gente dove siamo stati accolti con molto calore da tutti, abbiamo ballato, abbiamo parlato, ci siamo scambiati abbracci e oggetti. Tra le domande la piu' frequente e' stata
(come al solito): perche' in Europa ci considerano terroristi?