lunedì 15 agosto 2005

CENTRI CULTURALI: UNA SFIDA DIFFICILE




Il 2 agosto, a Cizre, abbiamo visitato il centro culturale Mem u Zin.
Mem u Zin prende il suo nome dalla coppia di innamorati (una sorta di Giulietta e Romeo locali) cantati in un antico poema. Lo scopo dei centri culturali é quello di riavvicinare il popolo kurdo alla sua cultura e alle sue tradizioni, tradizioni il più delle volte dimenticate per via della massiccia opera di sradicamento dell identità kurda praticato dal Governo turco. Durante l'incontro ci é stato spiegato come i kurdi siano sempre stati allontanati dalla propria cultura e dalla propria storia imponendo un'identita turca loro estranea. Il centro culturale Mem u Zin, si trova in particolari difficoltà, dal momento che opera in una citta in cui l'impronta islamica é molto forte all'interno, per giunta, di un'area (la regione di Sirnak) fortemente militarizzata e in cui lo sradicamento si é accentuato rispetto ad altre zone del Kurdistan.

"Si tratta", a quanto ha affermato la giovane direttrice del centro, "di una città in cui la cultura sociale e associativa é inesistente. Il centro ha aperto da 11 mesi e nei primi tempi la gente aveva persino paura ad avvicinarsi. Quando facevamo dei concerti dovevamo pagare una tassa per i biglietti e la gente aveva paura a comprarli per paura di essere schedata dalla polizia e perdere il lavoro. Ora la partecipazione è cresciuta anche se le autorità turche ci creano sempre molti problemi: per chiedere l'autorizzazione ci fanno passare anche un mese per uffici, stazioni di polizia eccetera."

Gli obbiettivi principali del centro sono le donne e i bambini. Le donne di Cizre si trovano in una situazione fortemente disagiata, per motivi legati all'Islam, ma anche al fatto che, nella zona, il Governo non ha mai favorito la partecipazione sociale. Nel centro culturale si tengono dunque per le donne corsi d' arte, artigianato e musica e, il fine settýmana, per i bambini, corsi di teatro e musica. I bambini che frequentano il centro sono una quarantina.
Cizre é una città difficile per fare attività sociale, soprattutto se sei donna e kurda, come la direttrice, che all'inizio era vista con sospetto per il suo girare senza velo per la strada.
C'é molto analfabetismo (il 90% degli anziani non sa leggere e scrivere) e molti parlano solo il kurdo, anche se non conoscono quasi nulla della loro storia e della loro cultura.
Non mancano le difficoltà economiche: i corsi di teatro per adulti che non possono partire perché non ci sono soldi per gli insegnanti, l affitto da pagare e i concerti spesso in perdita. In ogni caso i membri del centro culturale Mem u Zin si dimostrano ottimisti, dal momento che in 11 mesi hanno visto crescere costantemente la partecipazione della popolazione di Cizre. Decidiamo di comune accordo di aiutare il centro pagando un mese di affitto.
Alla sera si é tenuto un concerto con musiche e balli tradizionali dedicato agli "amici italiani" , che ha visto una buona partecipazione di pubblico. Un segno di amicizia e un ponte di collaborazione tra due popoli.

Emiliano Bottacco