VENERDÌ 13 NOVEMBRE 2015 - ORE 21
COOPERATIVA PORTALUPI - VIA
RONCHI 7 - FRAZIONE SFORZESCA - VIGEVANO
PRESENTAZIONE
DEL VIAGGIO COMPIUTO DAL 26 SETTEMBRE AL 6 OTTOBRE 2015
DALL’ASSOCIAZIONE
“VERSO IL KURDISTAN”, DA ANNI IMPEGNATA NELLA REALIZZAZIONE DI
PROGETTI UMANITARI E DA RETE KURDISAN ITALIA
Interverrà Vladimiro Lionello,
medico vigevanese componente della delegazione
La delegazione ha incontrato partiti, movimenti,
associazioni. È stata ricevuta dal Parlamento del Governo regionale del
Kurdistan. Ha consegnato gli aiuti per completare il progetto di costruzione
dell’ospedale nel Campo di Makhmour, di cui è promotrice. A Dohouk ha
visitato lo sterminato campo profughi Domiz. A Kirkuk, con la protezione dei
partigiani del Pkk, è arrivata sulla linea del fronte. Inoltre, due giornalisti
della delegazione sono riusciti ad entrare in Rojava mentre gli altri dodici
volontari sono stati arbitrariamente bloccati al posto di frontiera di Semelka
dagli uomini di Massoud Barzani, presidente del Kurdistan iracheno,
nell’ignavia complice della “diplomazia” italiana. I due
giornalisti hanno verificato direttamente e documentato gli immensi problemi
della popolazione martoriata da una guerra di aggressione che dura ormai da
quattro anni, ulteriormente aggravati dall’embargo a cui è sottoposta la
regione del Rojava da parte della Turchia a nord e dell’Irak a sud.
Lo stato turco e quello
israeliano vogliono continuare ad impossessarsi delle risorse energetiche ed
idriche della zona (da decenni sono impegnati congiuntamente nella costruzione
di dighe faraoniche per bloccare e deviare i corsi dei fiumi Tigri ed
Eufrate, deportando milioni di
persone e provocando cambiamenti microclimatici significativi) attraverso la
creazione del cosiddetto stato islamico (Daesh).
La Resistenza e l’autogoverno nelle zone libere del
Kurdistan hanno bloccato questi progetti, non solo sul
piano militare - le unità di difesa Ypg/Ypj sono state le uniche a contrapporsi
e a respingere i mercenari fascisti dell’Isis - ma attuando
un vero e proprio processo rivoluzionario che si
riassume in quello che viene definito “Confederalismo democratico”.
Le sue declinazioni, poggiando
sulla dignità e sull’autocoscienza delle persone, riguardano:
l’anticapitalismo; l’autodeterminazione delle donne contro il
patriarcato, il sessismo, il maschilismo, l’oscurantismo, il
fondamentalismo, il fascismo; l’egualitarismo; la democrazia
partecipativa e l’autogestione insieme a tutte le popolazioni, le etnie,
le religioni, le culture, le comunità e le identità regionali e del
Medioriente; l’ambientalismo e l’ecologia; la lotta contro il
nazionalismo, l’industrialismo e il neoliberismo per la pace, la laicità,
l’economia solidale e il socialismo libertario, per l’autogoverno e
l’autodifesa popolare.
Per questa rivoluzione sta combattendo il popolo kurdo che ha
saputo unificare e dare voce a tutte le minoranze della regione, sotto la guida
del Pkk e del loro dirigente Abdullah Öcalan, segregato
nelle carceri turche dal 1999.
Per queste ragioni sono sotto
l’attacco costante del regime terrorista e stragista turco di Erdogan e
dei sanguinari Daesh, sostenuti e finanziati da Arabia Saudita, Qàtar, Kuwait,
Emirati Arabi, Israele e, prima ancora, da Stati Uniti d’America e
governi occidentali.
Perché possono costituire un
esempio e tracciare un percorso di autodeterminazione per tutti i popoli del
Medioriente.
La rivoluzione in Kurdistan rappresenta una grande lezione
per il movimento altermondialista e anticapitalista anche in Europa e ci
riguarda.
COLLETTIVO CULTURALE “ROSA LUXEMBURG”
VIGEVANO
Aderiscono:
- Circolo “Hugo Chavez
Frias” del Partito della Rifondazione Comunista di Vigevano
- Sezione di Vigevano
dell’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia)