martedì 21 ottobre 2008

16.10.2008 -PROCESSO AI SINDACI DI DIYARBAKIR E SUR

E’ stato rinviato al 10.3.2009 il processo a carico dei sindaci di Diyarbakir, Osman Baydemir, e di Sur, Abdullah Demirbas.

Il processo, iniziato nel novembre 2007, vede imputati il sindaco di Sur, insieme all’intero Consiglio Comunale e il sindaco di Diyarbakir, che lo ha supportato. Sono stati accusati di separatismo e di abuso di potere per mancata tutela della lingua turca, avendo deciso di diffondere un opuscolo plurilingue, che illustrava ai cittadini di Sur i servizi offerti dalla municipalità; ma il testo, scritto tra le varie lingue anche in kurdo, ha provocato, nel giugno del 2007, l’avvio di un procedimento nei confronti del sindaco e del consiglio comunale , che fu immediatamente sciolto e commissariato.

Il provvedimento di commissariamento, operato dalla Prefettura, fu impugnato dai difensori degli imputati perchè emesso al di fuori delle regole previste dalla legge e cioè prima che i sindaci e i membri del Consiglio Comunale fossero giudicati in modo definitivo.

Attualmente la causa amministrativa sta giungendo al suo epilogo e, se sarà rigettato il ricorso degli avvocati Erbey e Ayzit, tutto verrà portato avanti la Corte dei Diritti Umani di Strasburgo; questo mentre il processo penale segue il suo corso con l’acquisizione da parte del Giudice, signora Nohran Aynaci, di tutte le prove richieste dagli imputati, i quali hanno confermato la loro volontà di percorrere questa strada, non accettando violazioni dei diritti, cosi’ come qualsiasi cittadino che vive in Turchia, con la possibilità di potersi esprimere nella propria lingua madre; un diritto, peraltro, inserito nella nuova Costituzione turca del 2003, all’art. 26, proprio in linea con le riforme avviate per l’entrata nell’Unione Europea. Al termine dell’udienza, gli avvocati hanno avanzato la richiesta – accolta dal giudice - di acquisire agli atti del processo, il messaggio inviato dal Sindaco di Modena.

Ma la strada dell’Europa, per la Turchia, passa per Diyarbakir.



La delegazione italiana, presente al processo di Diyarbakir, si è poi incontrata con gli avvocati Mustafà Ayzit e Muherreem Erbey che difendono gli imputati: questi si sono dichiarati pessimisti circa l’esito del processo, perchè a loro parere, il Giudice è deciso a condannare. Contano di far giungere la questione alla Corte di Strasburgo.