giovedì 6 settembre 2007

COMUNICATO STAMPA



Il significato della nostra presenza all’interno del Festival



Progetto “Hevi” a Sirnak



Il progetto si chiama progetto “Hevi, una speranza di vita a Sirnak”.

Sirnak è una città della regione montagnosa del Botan, completamente militarizzata, piena di profughi di guerra, nessuna industria, una povertà diffusa e profonda, servizi sociali e sanitari inesistenti.

E’ qui che stiamo realizzando con l’aiuto della municipalità e del nuovo sindaco del DTP (filokurdo, partito della democrazia del popolo), Ehmet Ertak, contando quasi esclusivamente sulle nostre forze, un centro sanitario attrezzato, rivolto prioritariamente alle donne e ai bambini, con l’obiettivo di dare un aiuto concreto, da subito, ad oltre 500 famiglie bisognose, in gran parte sprovviste di “carta verde” per accedere ai servizi sanitari gratuiti.

Il costo dell’intero progetto, escludendo monitoraggi e verifiche sul campo, è di 50.000Euro, di cui 10.000 a carico della municipalità di Sirnak. A tutt’oggi, sono stati da noi già versati 27.500 euro.
L’impegno che ci siamo assunti per l’anno 2008 è quello di completare il progetto versando i rimanenti 12.500 euro.
Dobbiamo fare presto, perche’ sappiamo che chi soffre richiede interventi concreti, qui ed ora.


Serve anche per dire basta alla guerra, per fermare la guerra!



Un centro per il sostegno ai bambini che lavorano in strada a Baglar


E’ un progetto sostenuto in Italia da Auser Piemonte e da Associazione “Verso il Kurdistan”, che si propone di intervenire sul recupero dei minori abbandonati o che lavorano in strada, al fine di sottrarli allo sfruttamento, ai pericoli della vita di strada e di offrire loro sostegno per il reinserimento scolastico e professionale.

Il progetto nasce dalla sottomunicipalità di Baglar, una delle cinque sottomunicipalità di Diyarbakir, una realtà composta da 13 quartieri, una popolazione che si aggira intorno ai 350.000 abitanti, essenzialmente profughi, sradicati dai loro villaggi bruciati e distrutti dall’esercito turco, proiettati in una realtà in cui permangono gravi problemi di disoccupazione, disadattamento alla vita urbana, differenti malattie sociali, alta percentuale di suicidi di donne, “delitti d’onore”, ragazzi che vivono in strada e che vi lavorano per sostenere le famiglie oppure diventano veri e propri bambini di strada, preda di varie bande malavitose.

Lo scopo del progetto è quello di mettere a disposizione dei ragazzi una struttura fisica in cui studiare e svolgere varie attività ricreative e formative, il cui costo complessivo è di 54.140 euro (14.140 sarebbero a carico della municipalità di Baglar).La Regione Piemonte ha finanziato il progetto con un contributo di 20.000 euro, già stanziati.
Rimane una differenza di 20.000 euro, differenza di cui vogliamo farci carico, come associazione “Verso il Kurdistan”, in modo da poter chiudere il progetto stesso, possibilmente, entro l’anno 2008.

Il ricavato di queste serate sarà interamente devoluto a sostegno di questi due progetti , il modo migliore, pensiamo noi, per affermare un percorso di pace e di solidarietà.

Associazione
Verso il Kurdistan – onlus

Per informazioni:
Antonio 335/ 7564743
Lucia 333/5627137