venerdì 2 febbraio 2007

LA TERRA DEL SILENZIO


Lunedì 5 Febbraio alle 17.30, Palazzo Guasco, ad Alessandria, sarà presentato il libro "La terra del silenzio".

"La terra del silenzio” riporta i risultati di un’indagine sociologica condotta con grande rigore scientifico da Mehemet Barut (professore di sociologia generale), intervistando 17.875 persone, distribuite in 2.139 famiglie, forzatamente trasferite in Turchia da oltre 3.400 villaggi curdi. Sefika Gurbuz, direttrice del Goc-der, l’Associazione dei migranti per la cooperazione sociale e la cultura di Istanbul, che ha commissionato questaricerca, finanziata dalla Provincia e dal Comune di Alessandria attraverso l’Istituto ICS, e che ha visto la partecipazione anche di altri enti ed istituzioni, afferma che il quadro numerico è assolutamente impressionante,perché di oltre 4 milioni di persone che sono state costrette a trasferirsi altrove dal Curdistan, in genere in squallide periferie di grandi città, conconseguenti condizioni di vita ed economiche disastrose. A causa di questa ricerca Sefika Gurbuz e Mehmet Barut hanno subito numerosi processi e condanne, a partire dall’articolo 312 del codice penale turco, che tratta dell’ istigazione all’odio razziale. Mehmet Barut, benché assolto, è stato licenziato dall’università di Mersin. Marco Revelli nella sua introduzione scrive: “Per quelle donne, per quegliuomini, per quei bambini, non c’è stata giustizia. Nessun tribunale internazionale, nessuna Corte dell’Aja si è mossa. Quanti hanno osato intentare causa per i crimini subiti, hanno ricevuto in cambio dinieghi e minacce. Infatti il 35% degli intervistati sono stati accusati di reati politici. Il che la dice lunga su quanto l’oppressione e l’arroganza del potere trionfino ancora lì, proprio dietro l’angolo del nostro cortile di casa. E di quanto, in un mondo ancora dominato dalla ragione della forza, le parole stesse perdano senso.”