giovedì 11 maggio 2006

LE ESECUZIONI EXTRA-GIUDIZIALI IN TURCHIA

In questo e nei prossimi post riporteremo alcuni documenti relativi alle attività di YAKAY-DER, un’associazione di Istanbul che ha come scopo l’assistenza e la solidarietà con le famiglie che hanno perso i propri parenti a causa delle esecuzioni extra-giudiziali praticate dalle forze para-militari turche.
Per contatti:
yakay_der@hotmail.com

La fondazione di YAKAY- DER

1) LE ESECUZIONI EXTRA-GIUDIZIALI

Le esecuzioni extra-giudiziali, che si sono sviluppati come una politica di guerra non convenzionale sin dagli anni ’90, hanno portato alla ribalta un’organizzazione paramilitare creata dallo Stato turco e nota come ”Hizbi-Contra”, che ha agito come forza di contrapposizione alternativa al PKK. La pratica delle esecuzioni extra-giudiziali è partita in particolare dai centri di Diyarbakir, Barman e Silvan, diffondendosi in tutte le regioni del Kurdistan turco, ad opera delle bande formate dai guardiani di villaggio e squadre speciali paramilitari come l’Hizbi-Contra.
Tali forze criminali (la cui natura è venuta alla luce con l’incidente di Susurluk e i più recenti fatti di Semdinli) hanno annichilito, represso e disperso la popolazione democratica e patriottica che difendeva la propria identità nazionale. Tutto questo è avvenuto con esecuzioni extra-giudiziali e sparizioni, senza fare differenza fra bambini, anziani, uomini e donne. Circa l’80% di questi crimini sono stati commessi nelle città Kurde dove è in vigore lo Stato d’Emergenza (OHAL). Considerando il profilo delle vittime, si vede come queste ultime fossero persone comuni di tutti i settori sociali: parlamentari, insegnanti, dottori, piccoli negozianti, contadini, scrittori, giornalisti, uomini d’affari, rappresentanti di partiti politici, avvocati, bambini, donne, ecc.
E’ più che evidente che, tramite queste pratiche criminali, si intendeva perseguire uno scopo di repressione a livello nazionale.