martedì 14 giugno 2005

DIYARBAKIR: 29 LUGLIO 2005



La nostra avventura è cominciata. In mattinata siamo stati all'incontro con Rojida Balkas, il vicesindaco di Baglar, una sottomunicipalità di Diyarbakir. Erano presenti anche le sue preziose collaboratrici del settore sociale e una operatrice volontaria della casa per le donne BUCANEVE.
E' stata prima illustrata in generale la situazione della municipalità. I quartieri del municipio fondato nel 1994, sono passati dai sette originari a 13. Annovera 350000 abitanti ed é quindi la più grande sottomunicipalità di Diyarbakir. Ufficialmente ne sono però riconosciuti solo 300000 dal governo che ne trae spunto per dare contributi minori alla municipalità. Il contributo è di un trilione mensile di lire turche. Il 67% è speso per i salari degli impiegati municipali. Il 10% serve per saldare i debiti pregressi e appena il 23% serve per cercare di risolvere i numerosi problemi sociali (bambini di strada, suicidi femminili o delitti d'onore, disoccupazione, povertà diffusa e profonda).
Le grandi trasformazioni dovute al fenomeno dell' inurbamento di grandi quantità di sfollati, provenienti da zone contadine colpite dal conflitto turco-kurdo, colpiscono in particolare le donne. Gli uomini sono in carcere o lavorano nella parte occidentale del paese o emigrano all' estero e lasciano a casa le donne sole a badare a numerosi bambini e agli anziani.
Famiglie che vivevano una vita dignitosa basata su risorse derivanti da agricoltura a e pastorizia si trovano ora in una zona in cui le uniche attività sono il piccolo commercio (negozianti o ambulanti) e le costruzioni alle quali esse non hanno facile accesso (anche perché spesso analfabete allorquando giungono in città) e questo è motivo per cui unica fonte di reddito sono assai spesso i bambni che vendono nelle strada (acqua, fazzolettini o lucidano scarpe...) soprattutto laddove sono donne sole avendo i mariti abbandonato la famiglia. Vi è il rischio che questi bambini non andando più a scuola siano presto agganciati dalla criminalità. La percentuale di suicidi femminili è di conseguenza assai cresciuta considerando anche l'affollamento delle case in cui si assiepano in 3 o 4 stanze da 13 finanche a 20 persone.
La municipalità ha cominciato con la casa delle donne a tentare di migliorare la loro condizione offrendo loro sostegno psicologico e corsi di alfabetizzazione e formazione (informatica ceramica...).

Il maggior problema della municipalità è che essa si trova a dover affrontare le difficoltà derivanti dalla povertà diffusa con scarse risorse, dato che lo stato concede assai più ai comuni amministrati dall'AKP e si disinteressa spesso di opere pubbliche da intraprendere (fognature, rete elettrica e idrica, pavimentazione stradale) in quelli dell'area kurda amministrati da DEHAP e altri partiti.
Risulta difficile inoltre attrarre investimenti nell'area considerata ancora a rischio di conflitto.

Poi siamo partiti per Dersim (Tunceli in turco). Un viaggio che dovrebbe durare circa tre ore è diventato un'odissea di quasi sette ore. Siamo stati fermati due volte per controlli nel giro di pochi chilometri, appena entrati dalla provincia di Elazig in quella di Tunceli. Al secondo controllo siamo stati trattenuti con pretesti per oltre un'ora. La nostra impressione, ampiamente condivisa, è che i blocchi prolungati fossero dovuti al fatto che volessimo andare a Tunceli, nonostante continuassero a ripeterci che il Festival non si sarebbe tenuto.
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PROGRAMMA DELLA DELEGAZIONE ITALIANA NEL KURDISTAN TURCO (28 luglio-7 agosto 2005)

28 luglio: partenza da Malpensa, scalo a Istanbul nel primo pomeriggio, arrivo in serata a Dyarbakir

29 luglio: Dyarbakir: - incontro al municipio di Baglar (appuntamento con la signora Rojda,
vicesindaco)
partenza per Dersim (Tunceli)
Dersim: - partecipazione al Munzur Festival

30 luglio: Dersim: - incontro con il sindaco
- incontro con l’associazione Munzur

31 luglio: ritorno da Dersim a Dyarbakir
Dyarbakir: - incontro con l’associazione Tay-DER
- incontro con l’iniziativa Scudi Umani

1 agosto: Mardin e poi viaggio verso Cizre, dove è previsto un incontro con il sindaco che
consegnerà un progetto sanitario.

2 agosto: incontro con il centro culturale Mem u Zin

3 agosto: arrivo nel pomeriggio a Siirt
Siirt: - incontro con il centro culturale Botan
- incontro con il sindacato Egitim Sen
4 agosto: Siirt:- incontro con l’associazione Sthay-Der
- arrivo in serata a Van

5 agosto: Van-Bostanici: - incontro con associazione ambientalista e per la tutela dei monumenti
storici
- incontro con il sindaco di Bostanici

6 agosto: Istanbul: - incontro con l’associazione YAKAY-DER

7 agosto: ritorno in Italia


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Associazione Verso il Kurdistan-Onlus e Associazione Yabasta!
presentano
Venerdi 17 giugno 2005, h. 18.30 presso il Centro Sociale Crocevia di Alessandria

il dibattito “Il Kurdistan nel cuore”, sulla situazione attuale del Kurdistan.

Intervengono:

Mehmet Yuksel (Ufficio di Informazione del Kurdistan in Italia – UIKI)
Antonio Olivieri ( presidente associazione “Verso il Kurdistan”)
Antonella Mariotti (curatrice del libro “Erano calde le mani”, giornalista de “la Stampa”)
Carla Reschia (esperta di problemi mediorientali)

A seguire proiezione di filmati e cena curda con kebab e altri piatti mediorientali

Alle h. 21.30 concerto del gruppo musicale kurdo KOMA DENGE’ ENGIZEK

L’intero ricavato della serata sarà devoluto a sostegno delle famiglie dei prigionieri politici in Turchia