giovedì 17 ottobre 2024

È partita la Campagna "Clementine e non solo" Prenotazioni entro il 30 ottobre

Da oggi, è avviata la Campagna, che facciamo ogni anno, di offerta delle Clementine calabre che ci fornisce S.o.s. Rosarno, una campagna che ci permette di realizzare i nostri progetti in Kurdistan e in nord Iraq, in particolare il completamento dell'ospedale di DUHLA a Shengal e di aiuti sanitari al Campo rifugiati di Makhmour, realtà che abbiamo incontrato con la nostra delegazione di fine settembre.

Questo il paniere delle nostre offerte di quest'anno:

- una cassetta da 5 chili di clementine bio - offerta minima euro 18

- un sacchetto di riso Carnaroli da un chilo - offerta minima euro 5

- una confezione di marmellate a scelta: di limone, di mandarino, di          pompelmo rosa - offerta minima euro 3,5

I riferimenti per informazioni ed ordinazioni sono:

Antonio (335 7564743)  Lucia (333 5627137)  Sonia (331 3290229)

Come sempre, ci rendiamo disponibili al trasporto a domicilio per quantitativi significativi di ordinazioni. Negli altri casi, i prodotti del paniere potranno essere ritirati presso la nostra sede in Alessandria, in via Mazzini, 118, nei giorni di apertura che vi comunicheremo (sicuramente il mercoledì pomeriggio).

Per chi volesse, c'è la possibilità di fare una donazione sul seguente IBAN intestato ad Associazione Verso il Kurdistan Odv, indicando la causale:

                      IT17 Q030 6909 6061 0000 0111 185 






martedì 8 ottobre 2024

8' Report dell'Associazione Verso il Kurdistan dall' Iraq

7 ottobre 2024

Incontro a  Mosul con i rappresentanti del Campo Rifugiati di Makhmour

La delegazione di Verso il Kurdistan ha incontrato i compagni del Campo rifugiati di Makhmour il giorno 6 ottobre in un ristorante di Mosul.
Dalla discussione sono emerse delle serie problematiche che riguardano l'ingresso al Campo.
Queste derivano dagli Accordi di Erbil del 15 agosto 2024, siglati tra Baghdad e Ankara che colpiscono Makhmour, come Shengal.
Si affianca a questo accordo anche la relazione stretta tra Turchia e Kdp di Barzani.
Il governo centrale iracheno e' sotto pressione per la questione dell'acqua del Tigri e dell'Eufrate, acqua  governata dalla Turchia attraverso le sue dighe sul corso dei due fiumi.
8La delegazione del Campo di Makhmour sono buone, ma sostanzialmente i problemi sono con la Turchia e il partito di Barzani.
I compagni raccontano che attualmente e' presente nel Campo anche l'UNHCR che indaga sulla presenza di quelli che Kdp ed Erdogsn definiscono "terroristi" del Pkk.
La Turchia vuole ostacolare  il lavoro dell'UNHCR e quindi ha recentemente bombardato due volte il Campo ferendo in un'occasione tre Madri della Pace.
La Turchia inoltre cerca di ostacolare la discussione presente presso l'UNHCR di Ginevra che riguarda le difficolta' del Campo, costantemente sotto attacco dei droni turchi.
La delegazione riferisce che obiettivo della Turchia e' la chiusura del Campo ma, questo proposito, incontrera' la loro resistenza.
Rispetto alle difficolta' oggettive del Campo, ci e' stato chiesto di:
- avere dei medicinali antitumorali e di cura delle malattie gravi in generale (a tal proposito, ci faranno avere un elenco dettagliato);
- una richiesta al produttore di richiedere un'autorizzazione al Ministero della Sanita' del governo centrale  per l'utilizzo dell'ambulanza.
Associazione Verso il Kurdistan

lunedì 7 ottobre 2024

7' Report dell'Associazione Verso il Kurdistan dall'Iraq

4 ottobre 2024 Sopralluogo alla citta' ezida distrutta dall'ISIS: Sinjar City Siamo a Sinjar City, abitata da comunita' cristiane, ezide ed arabe, dove e' avvenuta la battaglia finale con Daesh. Gli scontri per liberare la citta' sono iniziati a marzo 2015 e sono continuati, in modo intermittente, fino al novembre 2015, quando l'ISIS e' stato sconfitto e costretto a ritirarsi. A marzo, erano presenti solo le YBS (milizie ezide) che hanno avuto due martiri, mentre, a novembre 2015, oltre alle YBS, erano presenti ai combattimenti, anche forze peshmerga e gli americani: in quell'occasione le YBS hanno avuto settanta martiri. In tutta la zona bombardata e distrutta - che l'Autonomia vorrebbe conservarla a futura memoria sono ancora visibili, tra le macerie, i fori praticati nei muri dalle YBS per sparare e i tunnel sotterranei che Daesh utilizzava per spostarsi e colpire le postazioni delle milizie ezide senza essere visti. Le case distrutte, che ISIS aveva disseminato di mine e di trappole esplosive prima di lasciare la citta', sono state bonificate. Abitazioni sbrecciate, terrazze e soffitti crollati, cumuli di macerie, muri pieni di fori crivellati dai proiettili: questo il panorama che si presentava ai nostri occhi. YBS e YJS sono milizie ezide, maschili e femminili, con ruoli paritari. Nella storia del popolo ezida, le donne hanno sempre combattuto. KAUCHO Il 3 agosto 2014, a Kaucho e nei villaggi vicini, e' arrivata l'ISIS. Lo scheik di Kaucho ha tentato di negoziare con l'ISIS. Sperava in un accordo di salvaguardia per la popolazione. Intanto, lo scheik di un altro villaggio, temendo il peggio, aveva consigliato alla popolazione di andarsene cosa che effettivamente fu fatta. Questo mando' su tutte le furie gli uomini dell'ISIS che diedero l'ordine alla popolazione di radunarsi nel piazzale delle scuole. Da subito, vengono divisi gli uomini dalle donne, sottratti gioielli e ori. Vengono caricati gli uomini sui pickup e portati in una zona poco distante e li' uccisi con un colpo di pistola alla nuca. Vengono uccise anche le donne piu' anziane. Infine, tutti vengono seppelliti in una fossa comune. Le donne e le ragazze vengono avviate ai mercati del sesso o date in spose ai miliziani dell'ISIS. Le bambine al di sotto degli otto anni vengono lasciate con le mamme, le altre seguono la stessa sorte delle donne e delle ragazze. I bambini fino a sette anni sono lasciati alle mamme, oltre quell'eta' vengono addestrati alle armi per le truppe del califfato. Si parla di 1.200 morti solo a Kaucho e di una sola dozzina di sopravvissuti. Queste cifre non sono certe perche' manca la documentazione andata distrutta a seguito dell'incendio delle case. Sono state trovate un'ottantina di fosse comuni, ma si parla di numeri molto superiori, circa duecento. A fianco del cimitero, c'e' la scuola dove l'ISIS ha radunato i cittadini. A lato della scuola, e' stato realizzato un museo della memoria con le foto degli scomparsi, i resti di vestiario, scarpe e oggetti personali trovati nelle fosse comuni che sono esposti in una serie di bacheche, e poi quadri realizzati da artisti locali e studenti. Fuori c'e' sole, silenzio, desolazione e ricordi. Sul muro, all'entrata del cimitero, c'e' una scritta: "Una persona non muore sino a quando c'e' qualcuno che la ricorda". Associazione Verso il Kurdistan