sabato 31 dicembre 2022

Non c'è pace per i Kurdi

 Cogliamo l'occasione per ringraziarVi del contributo che avete dato alla Campagna Arance di Natale... arance per la vita che, quest'anno, è stata indirizzata a:  dotare il Campo di Makhmour di tutto quel che può servire per le cure mediche e completare la costruzione dell'ospedale di Shengal.

Il risultato della Campagna è stato buono: consegnate 1.117 casse di arance e 985 marmellate.

Nel contempo, arrivano notizie drammatiche, non c'è pace per i kurdi.

L'attentato del 23 dicembre contro il Centro Culturale Kurdo "Ahmet Kaya" di Parigi ha visto cadere sotto i colpi di armi da fuoco persone che alla causa del proprio popolo avevano donato anni di vita: Emine Kara, nome di battaglia Evin Goyi, membra del Consiglio Esecutivo del KcK, l'Unione delle Comunità Kurde ed ex combattente YPJ in Rojava; il musicista Sirin Aydin, noto come Mir Perwar, fuggito dalla Turchia per la condanna a venti anni di carcere con l'accusa di appartenenza ad un'organizzazione "terroristica"; Abdurrahman Kizil, attivista sessantenne, da tanti considerato una memoria vivente del Centro. Insieme ai caduti, ci sono stati numerosi feriti.

Quest'attentato è una replica dell'assassinio avvenuto 10 anni fa, il 9 gennaio 2013, quando furono giustiziate, con un colpo sparato alla testa, nella stessa zona, tre dirigenti kurde: la co-fondatrice del Pkk, Sakine Candiz, la membra del Knk, Fidan Dogan e la componente del movimento giovanile kurdo, Leyla Saylemez, un crimine rimasto finora impunito.

Insieme alla comunità kurda, siamo convinti che non si sia trattato di solo razzismo, ma che dietro questi crimini, ci sia la mano del MIT, il servizio segreto turco.

Tutto questo mentre si inasprisce la repressione in Turchia a pochi mesi dalle elezioni politiche e presidenziali del giugno 2023, dove Erdogan è dato in forte calo di consensi.

Ma tutto questo viene ignorato dai nostri media e dai governi occidentali che, invece fanno affari con Ankara. Per questo, i kurdi non hanno amici tra le grandi potenze globali e regionali, gli unici amici che hanno sono i popoli, siamo noi.

E' proprio nei momenti più bui che la vostra solidarietà serve, scriveva nel suo testamento il partigiano internazionalista Lorenzo Orsetti, caduto in Rojava per mano dell'ISIS.

NON VOLTIAMOCI DALL'ALTRA PARTE, RESTIAMO UMANI!

PER CHI VOLESSE INVIARCI UN CONTRIBUTO, UN AIUTO PER I PROGETTI, QUESTO E' L'IBAN DELL'ASSOCIAZIONE:  IT17 Q030 6909 6061 0000 0111 185

A cura dell'Associazione VIK Verso il Kurdistan - Sito: www.versoilkurdistan.blogspot.com