Un drone armato di fabbricazione turca ha colpito - nel primo pomeriggio di oggi - una casa nel campo profughi "Şehîd Rustem Cûdî" a Mexmûr (Makhmur). A quanto pare, in quella casa abita una donna con i suoi tre bambini. Di sicuro nessun terrorista. Come sembra confermare l'esito della ennesima visita da parte di una delegazione militare irachena di alto rango (*), che aveva appena lasciato il campo al termine di un sopralluogo. Al momento non risultano vittime, ma ci sono - come è facilmente intuibile dalle immagini - feriti e, soprattutto, numerosi intossicati. Ufficialmente sono stati portati in ospedale: in realtà - a causa dell'embargo totale, imposto ai residenti kurdi originari della regione del Botan (Kurdistan settentrionale o Kurdistan turco) dal 17 luglio 2019 - in ospedale non possono essere trasportati e sono stati temporaneamente ricoverati nel piccolo presidio sanitario del villaggio-campo profughi di Makhmur (realizzato grazie al contributo dell'associazione "Verso il Kurdistan, che ha donato anche il generatore di energia elettrica, l'unica ambulanza e, più recentemente, un analizzatore automatizzato).
Makhmur, 5 luglio 2022.